L’impegno comune per la tutela dell’ambiente è oggi più forte e diffuso che mai e avanza di pari passo con le più moderne tecnologie scientifiche. Di particolare rilievo sono gli sviluppi delle biotecnologie che si rivelano un grande alleato della salute del pianeta e dei suoi abitanti.
L’utilizzo di microrganismi, infatti, offre una valida soluzione al risanamento ambientale sia nel campo del trattamento delle acque reflue che in quello del recupero del suolo contaminato o degradato.

Questa tecnica, detta Bioremediation, mette in atto una bonifica ambientale grazie all’impiego di microrganismi, come batteri, funghi e alghe, in grado di ridurre la quantità e la tossicità delle sostanze inquinanti presenti nell’ambiente e di ripristinare gli equilibri dell’ecosistema.
In particolare, i microrganismi utilizzati nel Bioremediation sono selezionati in base alla loro capacità di metabolizzare delle specifiche sostanze chimiche presenti negli agenti inquinanti, trasformandoli in sostanze meno nocive o, addirittura, utili per l’ambiente, come nel caso di suolo esausto.

Oltre alla fondamentale sostenibilità ambientale, i vantaggi del Bioremediation includono la riduzione dei costi rispetto ai metodi di bonifica tradizionali e la riduzione della produzione di scarti.

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